Ai tempi di Zzap!

 Da Zzap!64 a Zzap!

Che poi era il medesimo titolo ma trasposto in Italia e con più ampio respiro. Ricordiamo tutti quando la rivista usciva, tra inizio e metà di ogni mese, che poi dipendeva dalla distanza e dalla distribuzione in tutta la penisola. Con più ampio respiro perché L'originale inglese trattava solo di C64, mentre noi Italiani, del genio italico, preferivamo dare una panoramica più ampia per il mondo 8bit. E noi, grandi e piccoli videogiocatori nati agli inizi degli anni 80, vivevamo lì, il nostro essere nerd incompreso si esplicava solo tra le pagine di quella rivista (ancora TGM doveva arrivare).

 Gli autori 

E chi se li dimentica? Erano Bonaventura Di Bello, Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta, Paolo Besser e Davide Corrado (il mitico duo di Bovabyte!). E non basta. Collaboravano via via sempre più a stretto contatto anche altri illustri esponenti del mondo 8bit, Matteo Bittanti, detto il "filosofo", che tanta cura dava all'aspetto appunto più filosofeggiante della materia video ludica (ricordiamolo come autore di libri importanti sulla storia dei videogames). Ma la lista è lunghissima: Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele "Shin" Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani. Personalmente ricordo più o meno tutti, almeno le relative penne e i relitivi articoli.

10 anni di emozioni

Project Firestart
Forse meno o poco meno. Alla fine Zzap! fu ingoiata dal progresso tecnologico, dall'arrivo dei 16 e 32bit, ormai anch'essi storia. Ma l'amore per la nostra rivista 8bit è rimasto sicuramente intatto. Ricordo ancora, quando, col numero 74 Zzap! divenne inserto di TGM, per poi passare solo al digitale e infine scomparire quasi del tutto nell'oblio dell'informatica.
Oggi i tempi sono diversi, forse un ritorno editoriale sarebbe auspicabile, se non quasi un obbligo. Potremmo accontentarci anche di un semplice pdf a cadenza mensile, anche con le stesse firme di un tempo, impaginazione simile, i balloons con i commenti memorabili, lo speciale Bovabyte (!) e gli scherzi propinati ogni 1 di aprile!

Pesce d'Aprile!


Zak McKracken and the Alien Mindbenders
Già gli scherzi, chi ricorda ZacMckraken 2? Voto 98%, considerato il miglior videogioco per C64, con centralini intasati e prenotazioni, reazione degna di invasati in cerca del Santo Graal? Credo uno dei migliori Pesci d'Aprile video ludici di sempre! La rivista italiana era questo e molto altro, soprattutto durante gli anni centrali della pubblicazione, quando i redattori si staccarono definitivamente dal retaggio britannico e adottarono uno stile più italiano, semplice da leggere, efficace e sempre dritto al punto, al nocciolo della questione. Alcune recensioni rimangono memorabili. Chi ricorda Project Firestart? Io iniziai la mia avventura a 8bit proprio dal numero che recensì questa meravigliosa creazione per C64, pietra miliare del mondo video ludico 8bit, prodotto solo in floppy e per me, purtroppo, inaccessibile: all'epoca avevo solo il mangianastri!

Turbo OutRun
Oppure Turbo Outrun, la rivincita per Commodore 64 di una precedente conversione (OutRun) abbastanza mediocre o appena sufficiente (ma quella per Amiga era pure peggio, sul serio, orrenda). La lista è lunga, Turrican e il seguito, Turrican II, recensito con entusiasmi anche maggiori (e direi, due capolavori assoluti, per grafica, sonoro e forse superiori alla versione Amiga per giocabilità), Sega Grand Prix (chi se lo ricorda?), Golden Axe (che per C64 fu un miracolo, sul serio), R-Type, forse una delle migliori conversioni di un Coin-Op su C64, Catalyst oppure Parasol Stars (ancora, chi lo ricorda?).
La lista potrebbe essere lunghissima (e Bubble Bobble?), infinita e la conclusione è degna.

La Rinascenza


La conclusione è degna; viviamo un'epoca di rinascenza dell'8bit. I motivi sono molteplici:

Super Monaco Grand Prix
collezionismo, nostalgia, voglia di trovare nuove strade percorrendo quelle vecchie, archeologia dell'informatica (dovrebbe essere insegnata all'Università). Le nuove realizzazioni per 8bit (C64 in testa) dimostrano che questa macchina può essere ancora spinta ben oltre i limiti prefissati decenni fa ed è mio grande augurio che si prosegua adesso che il solco è stato ben tracciato (Super Mario Bros è solo l'inizio).

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